Cattedrale-Facciata

 

Il Museo della Cattedrale di Chiusi si articola in un percorso estremamente differenziato, che comprende, oltre alle varie sezioni espositive, anche l’Orto vescovile, il Labirinto di Porsenna e le Catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina.
Allestito nelle sale capitolari adiacenti alla sagrestia, il primo nucleo del Museo fu istituito nel 1932 per volontà del Capitolo e dell’allora vescovo diocesano Mons. Giuseppe Conti con l’intento di esporre i ventidue libri di coro provenienti dalla Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, donati alla Cattedrale di Chiusi dal vescovo Giuseppe Pannilini nel 1810, ma anche vari dipinti, paramenti sacri e suppellettili liturgiche del Duomo.
Nel corso del tempo emersero le inadeguate condizioni per la sicurezza e la buona conservazione delle opere esposte nei locali adibiti a museo. Pertanto, considerato anche l’incremento del patrimonio, in particolare grazie al materiale proveniente dagli scavi degli anni Settanta nella zona presbiterale del Duomo, furono individuati come nuova sede museale gli spazi adiacenti alla Cattedrale, appartenenti alla antica canonica, nonché la galleria che, sovrastando il colonnato sulla piazza, congiunge San Secondiano con il Palazzo vescovile.
Con il determinante contributo finanziario della allora Cassa Rurale e Artigiana, oggi Banca Val di Chiana, Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano, furono realizzati il restauro degli ambienti e l’allestimento museale. Il nuovo museo fu inaugurato il 20 ottobre 1984.
Alcuni anni dopo, nel 1992, è stato completato l’ampliamento con l’apertura di quattro nuove sale al primo piano del Palazzo vescovile, al cui interno sono state collocate opere dal XIV al XX secolo, provenienti dal territorio della antica diocesi chiusina.
Il giardino e l’antico Orto vescovile, da cui si gode una splendida vista sull’estremo lembo della Val di Chiana, sono parte integrante del percorso museale fin dalle origini. Nel 1995, i lavori di scavo intrapresi da anni e resi possibili per le risorse finanziarie messe a disposizione dall’Istituto bancario chiusino, hanno condotto alla apertura dell’itinerario archeologico con i cunicoli etruschi che, passando al di sotto della Piazza Carlo Baldini, congiungono l’Orto vescovile alla torre campanaria, cui si accede attraverso la splendida cisterna romana ad essa sottostante.
Completano l’itinerario di visita le due catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina, poste nelle vicinanze del centro storico, recentemente restaurate a cura della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

SEZIONI MUSEALI
LAPIDARIO (arte romana, paleocristiana, longobarda e medievale)
SCALINATA CON QUADRERIA (opere varie XVII-XIX secolo)
SALA DEGLI ARGENTI (paramenti sacri e suppellettili liturgiche XV-XIX secolo)
CORRIDOIO DEI CODICI OLIVETANI (XV secolo)
SALE DEL PALAZZO VESCOVILE (quadreria e suppellettili liturgiche XIV-XX secolo)
LABIRINTO DI PORSENNA E CISTERNA ROMANA