La decorazione pittorica delle travi fu affidata nel 1890 all’ornatista senese Averano Gori, mentre nel 1892 il pittore Domenico Marencaglia ricevette il pagamento per la decorazione della travatura dell’orchestra e di quella a finta pietra delle pareti delle navate laterali. Nel 1894 venne terminata da Leopoldo Maccari, cugino del più celebre Cesare, la realizzazione della pavimentazione della cattedrale, secondo il disegno fornito dall’architetto Partini. Nello stesso anno si effettuarono i pagamenti a favore del falegname Vittorio Brilli per la esecuzione delle porte in noce ornate di chiodi bronzei che tuttora impreziosiscono i tre ingressi del duomo, mentre nel 1897 lo stesso artigiano fu liquidato per il soffitto a cassettoni del pronao di ingresso.