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La Concattedrale di Chiusi, dedicata a San Secondiano Martire, è sicuramente uno dei più antichi templi cristiani dell’intera Toscana. L’esistenza di una sede episcopale a Chiusi è certa almeno dall’età costantiniana (iscrizione funeraria del vescovo Lucius Petronius Dexter, morto nel 322 d.C., conservata nella catacomba di Santa Mustiola), ma non si può precisare con altrettanta sicurezza quale fosse il primitivo luogo di culto dove il vescovo esercitava le proprie funzioni. Alcuni resti monumentali riportati alla luce sotto il presbiterio sono stati attribuiti, più per un discorso di continuità topografica che per dati oggettivi, ad un’antica ecclesia episcopalis, sebbene allo stato attuale delle ricerche non esista alcun elemento che possa comprovare il carattere liturgico di tali strutture. In realtà, la prima evidenza certa dell’esistenza di un edificio di culto in questo sito non risalirebbe oltre il terzo quarto del VI secolo, quando, per iniziativa del vescovo Florentinus, fu costruita una imponente basilica urbana dedicata al martire romano Secondiano, il cui impianto architettonico originario è tuttora leggibile nell’attuale edificio di culto, nonostante le molte alterazioni subite nel corso della sua storia plurisecolare.